VERBALE
Riunione del Coordinamento degli Osservatori del paesaggio del Piemonte (Crd.O.P.P.)
Piancerreto, 16 febbraio 2008
Presenti:
Apre la riunione Francesco Alberti La Marmora , proponendo ai presenti l’ordine del giorno allegato al presente verbale.
Dichiara di voler fare una relazione introduttiva molto succinta e fortemente incentrata sulle prospettive future di consolidamento e crescita dell’attività degli Osservatori del paesaggio del Piemonte, piuttosto che di bilancio delle cose fatte.
Alberti allude brevemente ad alcuni momenti della attività dell’Osservatorio biellese degli ultimi due mesi ( in particolare le 3 date in cui si è tenuta la prima Conferenza Provinciale sul Paesaggio) in quanto avendovi partecipato non pochi rappresentanti degli Osservatori del paesaggio del Piemonte sono stati l’occasione di valutazioni comuni.
La prospettiva che delinea ai colleghi è quella di attuare nel breve periodo una serie di azioni tese a rafforzare lo loro coesione su tre livelli: quello dei principi, quello delle funzioni e quello della rappresentatività.
Principi > Articolo ZERO
Alberti si riferisce al dibattito già avvenuto in seno al COPP nel corso del 2007 intorno alla consapevolezza della differente natura giuridica dei diversi osservatori e della opportunità maturata di raggiungere l’accordo su un manifesto da tutti condiviso sul tema del paesaggio.
Alberti propone che, piuttosto che ad un manifesto, si debba pensare alla scrittura di un Articolo ZERO il cui testo non debba cimentarsi ex novo con la formulazione di principi condivisi e definizioni di paesaggio, ma > essere un testo succinto in cui viene dichiarata l’adesione dell’ente sottoscrittore ai principi della Convenzione Europea > la volontà di svolgere la propria attività per l’applicazione della stessa. Ogni ente aderente al COPP potrà aggiungere questa formulazione al proprio statuto nella forma di Articolo ZERO
Questa integrazione coordinata degli statuti avrà due effetti costruttivi :
> la presa d’ atto della natura giuridica diversa degli osservatori, senza pretendere di uniformarli ad una identità statutaria unica,
> si consolida la comune adesione ai principi della CEP ed il comune impegno ad attivarsi per la sua applicazione in Italia.
Funzioni > Cooperazione con Ires e Regione Piemonte
Alberti L. riferisce ai colleghi di aver avuto un incontro il giorno precedente in occasione del quale Maurizio Maggi dell’Ires Piemonte ha riferito di aver avuto un colloquio con la dott.ssa Olivier, della Regione Piemonte, la quale ha proposto che l’Ires si facesse promotore di una proposta di collaborazione fra Regione, Ires e Osservatori Piemontesi.
Alberti L. riferisce che uno degli elementi a cui Maggi dà più risalto è che la arch. Olivier ritiene che sarebbe positivo che agli Osservatori P.P. possa essere riconosciuto un ruolo nella raccolta di dati
anche per la valutazione delle politiche regionali; inoltre Maggi propone che possa essere steso congiuntamente un questionario sulla base del quale gli Osservatori possano svolgere in modo cadenzato (2 o 3 volte l’anno) una raccolta di dati relativi a indicatori di vario tipo che saranno individuati insieme per trasmetterli all’Ires in modo da avviare una acquisizione di documentazione regolare che potrebbe essere inclusa da parte dell’Ires nelle proprie relazioni periodiche di monitoraggio.
Alberti L. propone anche di prendere in esame la possibilità di sviluppare una checklist per l’autovalutazione degli osservatori.
Alberti L., conclusa questa breve esposizione, dichiara di dare un significato di grande rilevanza alla proposta ricevuta da Maggi in quanto la Regione Piemonte compie un passo per riconoscere/attribuire una funzione operativa degli Osservatori P.P. sul territorio.
Alberti propone pertanto che il COPP accolga la proposta e si passi in breve a un incontro con l’Ires per definire le modalità di questo accordo.
Rappresentatività > Civilscape
Alberti L. ricorda l’imminente appuntamento del 23 febbraio della costituzione di Civilscape e il fatto che, in occasione del seminario del 17 novembre a Biella, gli osservatori presenti avevano delegato Alberti L. a sottoporre la propria candidatura come socio fondatore di Civilscape a nome del COPP. Poiché alla data odierna sono presenti osservatori che a novembre erano assenti Alberti L. ritiene corretto chiedere conferma dell’incarico affidatogli con questo scopo e informa i colleghi che gli è stata chiesta la disponibilità di fare parte del direttivo europea dell’ente costituendo.
Alberti L. fa riferimento all’andamento dei lavori tenuti a Baarn, presso Rotterdam, il 6 e 7 dicembre, al fatto che nella cartellina consegnata vi è il testo dell’Action Plan di Civilscape, al fatto che il coordinatore di Civilscape, professore di geografia, l’olandese Bas Pedroli è intervenuto a Biella in occasione della conferenza del 25 gennaio.
Gli Osservatori del Piemonte costituiscono un’esperienza unica in Italia e il loro presentarsi in modo unito a livello europeo apre la strada ad una rappresentatività che potrà offrire occasioni di confronto con altre realtà italiane ed europee.
Azioni > Giornata del Paesaggio 2008 e calendario di attività culturali
Giornata del Paesaggio 2008
Alberti L. riferisce ai colleghi che nel 2007 la rete Mondi Locali (di cui hanno conosciuto numerosi rappresentanti che hanno partecipato al seminario del 17 novembre a Biella) ha attivato la Giornata Nazionale del paesaggio alla quale hanno aderito 30 ecomusei e altri organi della stessa natura collocati su tutto il territorio nazionale. Questa iniziativa è stata proposta da Giuseppe Pidello a Civilscape perché:
- diventi un’iniziativa di livello europeo
- la sua adesione venga proposta non solo agli ecomusei ma anche agli osservatori e a tutte le ONG che operano nel campo del paesaggio nelle lineee guida condivise per l’applicazione della Convenzione Europea del paesaggio.
Alberti L. suggerisce ai colleghi di prendere visione della documentazione relativa alle modalità con cui si è realizzata la manifestazione sul sito www.giornatadelpaesaggio.eu.
La manifestazione del 2007 si è svolta il giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno o in date ad esso prossime.
Calendario di attività culturali
Alberti L. propone ai colleghi che nel prossimo biennio si prenda in considerazione di dare vita a iniziative rilavanti dal punto di vista culturale in modo congiunto, che potrebbero realizzarsi a Torino. Queste iniziative potrebbero essere di due categorie: una più generica ( per esempio presentazione di libri) , una di carattere formativo e seminariale cadenzato, come per esempio fa in Veneto la Fondazione Benetton o come ha promosso la facoltà di geografia di Padova nel novembre 2007 per iniziativa della dott.ssa Benedetta Castiglioni.
Conclusa la presentazione di Alberti L. si succedono gli interventi dei rappresentanti degli osservatori presenti.
Prende la parola Silvio Garlasco (Osservatorio di Alessandria): si presenta, infatti fino ad oggi l’Osservatorio è stato rappresentato dal suo presidente Carlo Bidone o dal suo segretario Carlo Inglese.
Garlasco dichiara che nel loro Osservatorio vi è stato un periodo di assestamento, che alcune persone che avevano aderito a questo organismo lo avevano fatto nell’idea che questo potesse essere un punto di appoggio per la loro attività professionale e che sono avvenuti progressivamente dei chiarimenti rispetto a questo fatto. Si dichiara soddisfatto della relazione ascoltata e si dichiara d’accordo su tutti i punti proposti e dichiara che invierà ai colleghi il manifesto che fa già parte dello statuto del loro osservatorio.
Infine informa di lavorare per l’azienda dei trasporti torinese e di essere a disposizione per riunioni o missioni presso le istituzioni pubbliche torinesi, di essere in posizione per entrare in contatto diretto ed immediato con delle figure delle giunta regionale del Piemonte e delleProvincia di Alessandria. Poiché Alberti L. tra gli eventi culturali aveva alluso alla possibilità di organizzare dei concerti ( come il FAI ha organizzato quello di Keith Jarret ) , dichiara di essere in contatto con la società Metropolis che si occupa di concerti internazionali e di poter dare una mano anche in questo campo.
Si scusa di dover lasciare la riunione prima della sua conclusione.
Interviene Valerio Di Battista (Osservatorio del Monferrato Canavese) dichiarandosi d’accordo sulle proposte fatte; precisa che è importante essere consapevoli che la CEP afferma principi avanzati e che sia nella cultura accademica che in quella comune è ancora predominante una concezione del paesaggio differente da quella della CEP e che di questo bisogna tener conto.
Per quanto riguarda la proposta dell’IRES dichiara la sua soddisfazione perché questo significa un riconoscimento, ed ipotizza che i dati che gli Osservatori potranno essere in grado di raccogliere potranno essere più di natura qualitativa che quantitativa, usa l’espressione “una raccolta di sensibilità più che di dati”. Esprime perplessità intorno alla possibilità di valutare le azioni della Regione ricordando che per svolgere le attività di valutazione esistono degli enti terzi a cui viene riconosciuta una autorevolezza nel campo della certificazione. In ogni caso, è d’accordo sulla prospettiva che gli Oss. P.P. possano aiutare la Regione con lo sviluppo di questa collaborazione.
In relazione alle attività culturali ricorda che nel corso del 2008 è previsto a Torino il Congresso Mondiale degli Architetti e propone che si possa pensare ad uno stand degli Osservatori del Piemonte o all’organizzazione di una specifica giornata di studi.
Intorno alle proposte di Di Battista si sviluppa un dibattito.
Interviene Marco De Vecchi (Osservatorio per il Monferrato e l’Astigiano) che si dichiara d’accordo sulle proposte fatte: sull’ Articolo ZERO ricorda il parere positivo dato già in passato e si rende disponibile a stendere seduta stante questo testo. Informa di aver fatto delle ricerche in internet e di aver individuato nuovi Osservatori del paesaggio nati in altre regioni italiane e propone che il COPP si faccia promotore di una riunione nazionale degli Osservatori che potrebbe tenersi aVilladeati. Segnala inoltre di essere stato contattato da un laureando dell’Universià di Venezia, che sta facendo una tesi sugli Osservatori del paesaggio piemontesi e su questo si sviluppa uno scambio di pareri. Suggerisce di attivare collaborazione con l’osservatorio della Catalogna, ricorda che nel messaggio di fine anno il Presidente della Repubblica ha invitato i cittadini ad impegnarsi per la tutela del paesaggio e suggerisce pertanto di chiedere il patrocinio della Presidenza della Repubblica per le nostre iniziative.
Per quanto riguarda la proposta di collaborazione dell’IRES si dichiara d’accordo, anche se come Di Battista, pensa che la collaborazione potrà essere più d carattere culturale piuttosto che tecnica. Informa infine i colleghi che la provincia di Asti ha avviato gli Stati Generali del paesaggio, manifestazione che si terrà nei prossimi mesi.
Interviene Silvio Veglio (Osservatorio Langhe e Roero).
Vi è molto interesse da parte dei partecipanti perché è la prima volta che questo osservatorio partecipa ad una riunione organica e rappresenta una vasta area geografica e ben 24 associazioni culturali con una rappresentanza di qualche migliaio di cittadini.
Veglio manifesta la sua soddisfazione di essere presente e ringrazia per l’assiduità con la quale gli si è chiesto di partecipare.
Sul tema dell’ Articolo ZERO trova azzeccata e interessante l’idea e dichiara di volerla proporre alla propria associazione nella prossima assemblea che si terrà tra dieci giorni. Consapevole che questo problema esiste anche all’interno della sua associazione stessa, della quale fanno parte enti molto diversi, tra cui due ecomusei.
Sulla collaborazione con l’IRES si dichiara d’accordo e giudica questo un importante riconoscimento. Fa riferimento al piano paesaggistico in corso di elaborazione presso la Regione e si augura che attraverso questa collaborazione si possano anche raggiungere dei chiarimenti su alcuni aspetti come ad esempio quello delle “unità di paesaggio”.
Si dichiara d’accordo a istituire la Giornata Europea del paesaggio.
Sugli eventi culturali si dice d’accordo, ma propone che le attività del paesaggio slittino a un anno diverso da quello degli architetti. Fa riferimento alla procedura per il riconoscimento da parte dell’Unesco del paeasaggio del Monferrato ed esprime giudizi negativi sul modo con cui gli enti pubblici hanno portato a termine questo dossier.
Riccardo Avanzi (Ecomuseo del paesaggio di Chiaverano ed Ecomuseo dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea) si dichiara d’accordo sui punti proposti.
Inoltre comunica la formazione, avvenuta di recente (16 gennaio 2008), dell’Ecomuseo dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea (AMI), quindi dell’Associazione omonima (registrata a d Ivrea il 21 gennaio 08) per il suo funzionamento.
A questa nuova formazione ha aderito l’Ecomuseo del Paesaggio Orizzonte Serra di Chiaverano (nato nel maggio 2006), che è stato fra i promotori.
Nella riunione odierna Riccardo Avanzi rappresenta quindi i due ecomusei, (quale volontario dell’Ecomuseo del Paesaggio Orizzonte Serra e quale delegato dal Comune Chiaverano a rappresentarlo nell’Ecomuseo AMI); in qualità di esponente del “settore Osservatorio del Paesaggio”, già attivo all’interno di Orizzonte Serra, egli comunica che conferma il suo ruolo, ora rivolto a un territorio molto più esteso (circa 50 volte), ma soprattutto più significativo; questa nuova situazione richiederà, di conseguenza, un rafforzamento del settore “Osservatorio del Paesaggio” degli ecomusei.
Il nuovo Ecomuseo AMI è, in sostanza, una “associazione di secondo livello” ossia una di “associazione di associazioni o enti”, a cui possono aderire, però, anche i singoli cittadini.
La nuova struttura intende sia facilitare le azioni specifiche di ogni singolo ecomuseo, coordinandole fra loro, sia svolgerne di proprie, condivise ovviamente dagli altri.
Al nuovo Ecomuseo hanno aderito Ecomusei, Cellule ecomuseali e Musei della Cultura Materiale dell’AMI –attualmente 10 in tutto- e 5 associazioni che svolgono attività coerenti ed affini a quella dell’Ecomuseo AMI.
Per ora hanno dichiarato intenzione di aderire all’associazione anche sette Comuni dell’AMI, di cui si è in attesa degli atti deliberativi.
La geografia del territorio, con la Serra in comune tra le Provincie di Biella e Torino, costituisce l’occasione di rapporto non solo fra ambiti amministrativi diversi, ma anche fra Ecomusei, in particolare tra quelli dell’AMI con l’ecomuseo biellese “Valle Elvo e Serra”.
La sede dell’Ecomuseo AMI è, attualmente, presso l’Ecomuseo del Paesaggio Orizzonte Serra di Chiaverano.
Si ricorda che l’Anfiteatro Morenico di Ivrea –questa è la denominazione geografica in uso- è il più grande Anfiteatro Morenico a cerchia di colline integra e conclusa d’Europa (e, probabilmente, della Terra). Il territorio dell’AMI ha una superficie di oltre 600 kmq, comprende 85 Comuni per un totale di circa 110.000 abitanti, e interessa tre Provincie : Torino (circa 80% del territorio) Biella (circa 15%, con il territorio della Serra, lato orografico sinistro dell’anfiteatro) e Vercelli (circa 4% - settore frontale/sinistro dell’anfiteatro). In rapporto al Canavese, area assai eterogenea e molto vasta a nord di Torino, estesa dalle Alpi (4000 metri s.l.m. del gran Paradiso) alla pianura a sud di Chivasso, l’AMI è collocato nella sua parte orientale, che è l’area “Eporediese” (Eporedia è il nome latino di Ivrea, città romana del 100 a.C.).
Interviene Gianpaolo Bardazza (Osservatorio del paesaggio del Monferrato Casalese) che, acquisito il giudizio positivo sulle proposte fatte, pone sul tavolo gli aspetti organizzativi.
Dal dibattito che ne segue emergono le seguenti proposte:
La seduta si conclude con l’approvazione delle proposte del coordinatore Alberti L. e le proposte organizzative di Gianpaolo Bardazza.