COMUNICATO STAMPA
Convegno
di presentazione della proposta per la
DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE
INTERESSE PUBBLICO
PER L'AREA DEL MONFERRATO ASTIGIANO
Per le bellezze panoramiche considerate
quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere accessibili al
pubblico dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze
art. 136-137 del D.L. 22 – 1 – 2004
n° 42 (codice Urbani dei beni culturali e del paesaggio)
DOMENICA
1° LUGLIO 2007 ORE 15
salone VALROSETTA – piazza PADRE PIO CORTIGLIONE
Il paesaggio è un bene culturale, ma
anche un bisogno sociale, costituendo un preciso elemento identificativo per
chi vi abita. La pianificazione alle diverse scale deve prestare una costante
e continua attenzione al paesaggio, valorizzando gli elementi di singolarità,
di identità e di equilibrio e prevenendo nel contempo le trasformazioni
fonte di squilibrio e dissonanza. Tali politiche non possono avere carattere
solamente difensivo, bensì richiedono una forte tensione progettuale
per rimuovere le ragioni strutturali del degrado e perseguire nuovi e lungimiranti
equilibri tra le diverse esigenze economico-sociali e le specificità
dei caratteri ambientali. Nella realtà dell’Astigiano e del Monferrato
il paesaggio appare sempre più l’elemento essenziale di uno sviluppo
economico sostenibile legato alle peculiarità ambientali e alle eccellenze
enogastronomiche. L’aspetto vincente delle produzioni agricole non si misurerà,
infatti, solo più in termini “organolettici”, ma anche sul tema della
salvaguardia ambientale e della cura ed attenta gestione del paesaggio, quale
caposaldo della qualità e tipicità dei prodotti stessi.
In questa prospettiva, l’Osservatorio del paesaggio ritiene opportuno che il patrimonio paesaggistico astigiano possa trovare un preciso riconoscimento in termini di DICHIARAZIONE INTERESSE PUBBLICO, mediante l’attivazione della procedura di prevista dal recente Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (D.L. 22/01/2004 n° 42). Questo riconoscimento potrà rappresentare un elemento di fondamentale importanza in una prospettiva di azione lungimirante per la gestione dei paesaggi astigiani, soprattutto nella consapevolezza che ogni trasformazione incoerente e avulsa dal contesto di riferimento ha dirette, immediate e spesso irreversibili conseguenze sul complesso dei lineamenti del paesaggio locale nell’immediato e soprattutto negli anni a venire con conseguenze negative a carico delle generazioni future.
L’innovativo approccio che verrà proposto in occasione del Convegno da parte dell’Osservatorio del paesaggio consiste nell’attivazione della procedura prevista dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio per un ambito di interesse, non più esclusivamente puntuale e limitato a singole aree, ma riferito all’intero territorio astigiano per le sue caratteristiche paesaggistiche di eccezionale valore storico-culturale, oltre che naturalistico-ambientale. Non si può, infatti, ragionare più solo per ambiti ristretti, artificialmente suddivisivi in base alle singole competenze delle amministrazioni comunali, proprio in riferimento all’unicità e complessità del paesaggio astigiano.
La richiesta di Dichiarazione di interesse pubblico del paesaggio astigiano verrà inoltrata alla competente COMMISSIONE PROVINCIALE (prevista a tale scopo dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio) e sarà trasmessa per conoscenza anche al Ministero per i Beni e le Attività culturali, al Ministero per l’Ambiente e in sede europea al Consiglio d’Europa, al fine di far conoscere l’iniziativa, anche per il suo carattere di innovatività, in una prospettiva di piena applicazione sia del CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO che della CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO.
L’auspicabile accoglimento della richiesta di Dichiarazione di interesse pubblico per le peculiarità di pregio da un punto di vista paesaggistico del territorio astigiano potrà aprire nuovi scenari nelle politiche di salvaguardia e valorizzazione del territorio, anche nella prospettiva sempre più concreta di un riconoscimento delle aree a peculiare vocazione viticola come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.
La presentazione ufficiale della richiesta avrà luogo in occasione del Convegno a Cortiglione in relazione alla presenza nella realtà locale di attivi Comitati di cittadini operanti da tempo sulle tematiche della salvaguardia ambientale e paesaggistica dei luoghi, anche in conseguenza di allarmati e radicali trasformazioni del paesaggio locale avvenute o previste, tra le quali la realizzazione di cave di terra.
Porteranno al Convegno un contributo di approfondimento sul tema della salvaguardia del paesaggio attraverso i nuovi approcci delineati dalla Convenzione europea del paesaggio e dall’attivazione degli strumenti previsti dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio: Marco Devecchi (Presidente dell’Osservatorio del paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano), Marco Bianchi (Commissione scientifica dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano) e Mino Marchetti (Rappresentante Piemonte-Valle d’Aosta del Comitato Nazionale del Paesaggio). Seguiranno, quindi, riflessioni specifiche sulle problematiche esistenti e sulle possibilità di gestione del paesaggio astigiano da parte del Vice Presidente della Provincia di Asti Giorgio Musso e del Rappresentante del Coordinamento comitati per la Valtiglione. L’incontro sarà moderato da Laurana Lajolo Presidente dell’Associazione Davide Lajolo.
Seguirà passeggiata nel vicino parco della Val Sarmassa con rinfresco ai “Pini di Ulisse”.
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ILLUSTRAZIONE DELL’INIZIATIVA
PREMESSA
Facendo
esplicito riferimento alla CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO,
sottoscritta a Firenze dagli Stati membri del Consiglio d'Europa il 20 ottobre
2000 e ratificata dal Parlamento italiano in data 9 gennaio 2006 (legge n°
14/2006), la quale nel Preambolo recita testualmente:
“Il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo“e che all’articolo 5 enuncia la inderogabile necessità di: “avviare procedure di partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti nella definizione e nella realizzazione delle politiche paesaggistiche“,
L’OSSERVATORIO
DEL PAESAGGIO PER IL MONFERRATO E L’ASTIGIANO
RITENE
di essere pienamente titolato
dalla suddetta Convenzione a concorrere attivamente
alla pianificazione territoriale con le preposte istituzioni pubbliche nella
prospettiva di un partecipato governo del paesaggio locale.
Al
fine di rendere edotto il Consiglio d’Europa dell’intendimento dello scrivente
Osservatorio di operare nello spirito e nella lettera della suddetta Convenzione
si invia copia della presente, affinché il Consiglio stesso possa valutare
l’effettiva applicazione della Convenzione negli articoli su indicati da parte
delle Istituzioni interessate.
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AZIONE INTRAPRESA
L’OSSERVATORIO
DEL PAESAGGIO PER IL MONFERRATO E L’ASTIGIANO
RICHIEDE
l’avvio della procedura di Dichiarazione di notevole interesse pubblico per
le eccezionali peculiarità paesaggistiche, geologiche e paleontologiche
del territorio astigiano, ai sensi del recente CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL
PAESAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42) , secondo quanto espressamente
enunciato dall’Art. 136 per l’individuazione dei beni paesaggistici,
(capoverso a): le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica;
e (capoverso d): le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Tale richiesta di Dichiarazione di notevole interesse pubblico è rivolta alla preposta COMMISSIONE PROVINCIALE, prevista dall’Art. 137 del nuovo CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO che espressamente assegna alle Commissioni provinciali:
“il compito di formulare proposte per la dichiarazione di notevole interesse pubblico degli immobili indicati alle lettere a) e b) e delle aree indicate alle lettere c) e d) dell’articolo 136”. (…) La commissione procede all’audizione dei sindaci dei comuni interessati e può consultare esperti.”
Tale Commissione provinciale dovrà valutare, come espressamente indicato dal successivo Articolo 138:
“la sussistenza del notevole interesse pubblico degli immobili e delle aree di cui all’articolo 136, e propone la dichiarazione di notevole interesse pubblico. La proposta è motivata con riferimento alle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche proprie degli immobili o delle aree che abbiano significato e valore identitario del territorio in cui ricadono o che siano percepite come tali dalle popolazioni e contiene le prescrizioni, le misure ed i criteri di gestione indicati all’articolo 143, comma 3. Le proposte di dichiarazione di notevole interesse pubblico sono dirette a stabilire una specifica disciplina di tutela e valorizzazione, che sia maggiormente rispondente agli elementi peculiari e al valore degli specifici ambiti paesaggistici e costituisca parte integrante di quella prevista dal piano paesaggistico”.
Al
fine di addivenire per l’area in oggetto ad una dichiarazione conclusiva, al
termine dell’iter previsto dalla nuova normativa, da parte della Regione Piemonte,
così come espressamente indicato dall’Art. 140 del nuovo CODICE DEI BENI
CULTURALI E DEL PAESAGGIO che testualmente recita:
“La regione, sulla base della proposta della commissione,
esaminate le osservazioni e tenuto conto dell’esito dell’eventuale inchiesta
pubblica, emana il provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico
degli immobili indicati alle lettere a) e b) e delle aree indicate alle lettere
c) e d) dell’articolo 136. (…) I provvedimenti di dichiarazione di notevole
interesse pubblico sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana e nel Bollettino Ufficiale della regione”,
si provvede, da parte dello scrivente Osservatorio, ad inviare copia della documentazione in oggetto al Presidente della Regione Piemonte e ai competenti uffici regionali.
Si provvede, inoltre, ad informare della richiesta di attivazione della procedura in oggetto per il riconoscimento di pubblico interesse del paesaggio astigiano l’OSSERVATORIO NAZIONALE e l’OSSERVATORIO REGIONALE DEL PAESAGGIO, entrambi previsti all’Art. 132 del nuovo CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, che testualmente recita:
“Il Ministero e le regioni definiscono le politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio tenendo conto anche degli studi, delle analisi e delle proposte formulati dall’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio, istituito con decreto del Ministro, nonché dagli Osservatori istituiti in ogni regione con le medesime finalità”
affinché possano essere
effettuare da tali organismi le valutazioni più opportune per conseguire
l’obiettivo primario di una piena ed effettiva salvaguardia del paesaggio segnalato.
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