ASSOCIAZIONE CULTURALE DAVIDE LAJOLO  - COMUNE DI VINCHIO - VITICOLTORI ASSOCIATI DI VINCHIO E VAGLIO SERRA

in collaborazione con

Coordinamento dei comitati ambientalisti della Val Tiglione, Osservatorio del paesaggio e Ente Parchi Astigiani

SCHEDE DEGLI INTERVENTI

Incontro sul tema

"AMBIENTE ED ECONOMIA"

Risorse da coniugare e non da contrapporre per uno sviluppo sostenibile

Sabato 1 dicembre 2007, ore 15 - Cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra

Veduta di Vigneti nel comune di Vinchio

 

Laurana Lajolo Il binomio ambiente-economia.

La conservazione del nostro ambiente collinare è la condizione per la nostra agricoltura di qualità. Ogni intervento produttivo, come le stesse tecniche di coltivazione, deve rispettare l’habitat per non danneggiare il patrimonio naturale, sociale, culturale ed economico della nostra terra. L’Associazione Davide Lajolo opera in questa direzione con le iniziative di qualità letteraria e di impronta ambientalista, collaborando attivamente con il Comune e la Cantina sociale. Sull’assunto del binomio ambiente-economia si sono impegnati i comitati ambientalisti nel corso dell’estate sui temi dell’energia e della qualificazione del paesaggio, divenendo interlocutori degli amministratori chiamati a prendere decisioni programmatiche. 

 Saluto del Presidente della Provincia di Asti Comm. Roberto Marmo. Moderatore del Convegno: Prof.ssa Laurana Lajolo.

Saluto del Presidente della Provincia di Asti Comm. Roberto Marmo. Moderatore del Convegno: Prof.ssa Laurana Lajolo.

 

Andrea Laiolo La certificazione ambientale come opportunita’ di sviluppo: l’esempio del comune di Vinchio.

Il Comune di Vinchio, attento alla tutela dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile del territorio, ha messo in atto una strategia al fine di governare e gestire, secondo una logica di sostenibilità ambientale, tutte le attività di propria competenza che hanno un impatto sull’ambiente. Nel 2005 hanno avuto inizio il progetto di sviluppo ed implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) ed il percorso finalizzato al conseguimento della Certificazione ambientale ai sensi della norma ISO 14001:2004, che è stata ottenuta nel dicembre 2006, e della Registrazione EMAS, avvenuta il 3 ottobre 2007. L’iniziativa è stata finanziata dal Distretto dei Vini Langhe, Roero e Monferrato nell’ambito dei Piani Annuali 2005 e 2006 ed alla sua realizzazione hanno partecipato, in veste di cofinanziatori, la Provincia di Asti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.  La Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale e la Registrazione EMAS garantiscono la capacità di un’Organizzazione di gestire i propri processi, non solo nel rispetto delle norme ambientali, ma dotandosi di una vera e propria politica ambientale, definendo obiettivi di qualità ambientale, predisponendo ed implementando un sistema atto a realizzare tale politica e conseguire gli obiettivi correlati con la partecipazione attiva dei dipendenti, ed impegnandosi a migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali ed a creare un rapporto nuovo e di fiducia con le istituzioni e con il pubblico. Il lavoro che ha portato alla sviluppo del S.G.A. ha impegnato per oltre un anno la struttura comunale, che ora, oltre al rispetto delle prescrizioni normative e delle procedure adottate, si adopera per migliorare le proprie prestazioni ambientali, al fine di garantire il miglioramento continuo del Sistema. La Dichiarazione Ambientale che è stata predisposta e convalidata permette di fornire al pubblico e a tutti i soggetti interessati informazioni sulle prestazioni ambientali del Comune di Vinchio, sugli impatti ambientali derivanti dalle proprie attività e sul continuo miglioramento che scaturisce dall’applicazione del S.G.A.

 

Lorenzo Giordano La filiera certificata della Viticoltori associati di Vinchio e Vaglio

L’importanza del territorio, dell’uomo, del vitigno, dell’ambiente nella qualità e nell’immagine di un vino.

 

Prof. Pietro Efisio Bozzola (Coordinamento dei comitati ambientalisti della Val Tiglione)

Prof. Pietro Efisio Bozzola (Coordinamento dei comitati ambientalisti della Val Tiglione)

 

Pietro Efisio Bozzola   Dall'isola dei Pirati all’isola felice– l'esperienza dei comitati spesa per progettare forme di pianificazione partecipata

In seguito all'esperienza dei comitati della Valtiglione e della via Fulvia, sorti per contrastare l'insediamento di inceneritori e prevenire usi impropri delle biomasse, è nata l'idea di un territorio  rispetto al quale si sono identificati per difenderlo.  L'identità territoriale, spontaneamente coagulata in questa esperienza, sfocia nella proposta dell’isola della Val Tiglione da Isola d’Asti a Masio, una terra tra i due fiumi Tiglione e Tanaro, che comprende i territori dei paesi di Masio, Rocchetta, Rocca d’Arazzo, Azzano, Mongardino, Isola, Vigliano, Montegrosso, Montaldo, Mombercelli, Belveglio, Vinchio e Cortiglione. Non si tratta di un'astrazione cartografica e neanche di una sovrastruttura amministrativa, ma il tentativo di provare a ragionare  di pianificazione e sviluppo ponendo come soggetto il territorio e i suoi abitanti e dimostrare come le idee e le persone siano più importanti degli interessi economici particolari e delle mediazioni delle amministrazioni. Omogeneità territoriale e paesaggistica, presenza diffusa di comuni segni di marginalità, un patrimonio ambientale ed edilizio con una marcata propensione allo sviluppo di un turismo sostenibile e di una produzione agricola di qualità, una vallata aggredita dalla speculazione e con un drammatico inquinamento delle acque, il crescere di una sensibilità critica nei confronti dell'attuale modello di sviluppo, sono elementi che caratterizzano l'isola e la connotano come un luogo dove è possibile progettare e sperimentare nuove ed originali forme di economia ambientale.

 

Moderatore del Convegno: Prof.ssa Laurana Lajolo.

Moderatore del Convegno: Prof.ssa Laurana Lajolo.

Ing. Massimiliano Bosco

Ing. Massimiliano Bosco

Massimiliano Bosco Da consumatori a produttori di energia

Microgenerazione distribuita: un modello per produrre energia con piccoli impianti solo dove serve e nella quantità necessaria, analizzato in un breve ragionamento sugli impatti economici ed ambientali. Un’autoproduzione correttamente inserita in un piano energetico e ben governata è foriera di crescita sostenibile e ricadute utili sul territorio, a patto che si presti attenzione agli effetti. In un mercato libero un produttore può essere un’opportunità, oppure creare esternalità non ascrivibili a bilancio, potenzialmente in grado di annullare nel lungo periodo i vantaggi di un buon affare. Per risolvere il problema energetico e ambientale non basta scegliere la fonte più pulita, in quanto anche le migliori tecnologie possono creare inconvenienti seri, se diffuse in maniera incontrollata e non usate correttamente. Costruendo uno scenario a partire da dati accertati sul territorio, a livello locale, si può prevedere l’effetto complessivo delle decisioni prese e verificare, mediante simulazione, la bontà delle assunzioni fatte. Possibilmente attivando esperienze pilota, arricchite dalle osservazioni dei cittadini che, se costruttive, disinteressate e scientificamente corrette, creano valore per tutti e permettono l’attuazione delle scelte nel pieno consenso.

 

Intervento di Franco Correggia - Presidente dell

Intervento di Franco Correggia - Presidente dell'Associazione "Terra, Boschi, Gente e Memorie"

 

Franco Correggia La rete di micrositi ad elevata valenza bioculturale come invariante strutturale del paesaggio astigiano.

E’ necessario e indispensabile, in ogni progetto di pianificazione ambientale, di  procedere prioritariamente alla tutela di tutte le preesistenze e le  microemergenze che conservano alto valore bioecologico e culturale, costruendo  una rete di invarianti “intoccabili” da cui non sia possibile prescindere.

 

Intervento di Franco Correggia - Presidente dell

Intervento di Franco Correggia - Presidente dell'Associazione "Terra, Boschi, Gente e Memorie"

 

Erildo Ferro La tutela del patrimonio edilizio e del paesaggio rurale

Partendo dal concetto di paesaggio come patrimonio in cui si identificano le nostre radici storiche e culturali, viene sviluppato il tema  analizzando le situazioni di rischio a cui lo stesso è sottoposto per incuria e selvaggia speculazione. Vengono espressi concetti sul come preservare e valorizzare il paesaggio rurale, tipico di questo territorio, per farne una risorsa al fine di promuovere un turismo di qualità dove non solo l'enogastronomia, ma anche l'arte, la storia, la cultura e le tradizioni formano insieme un patrimonio inscindibile. In questo contesto si inserisce come parte integrante del paesaggio, il recupero e la conservazione del patrimonio edilizio rurale edificato nella prima metà del secolo scorso, oggi purtroppo in buona parte abbandonato e fatiscente.

 

Prof. Erildo Ferro (Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano)

Prof. Erildo Ferro (Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano)

Gianni Rinaudo A proposito del fotovoltaico

L’attuale paradigma delle fonti di energia alla luce della visione globale: quale energia, perchè le fonti fossili sotterranee e perchè non quelle solari... esterne alla crosta terrestre?...L’energia solare è gratuita, ma rappresenta percentuale assai bassa dell’ approvvigionamento antropo-energetico mondiale. L’energia che dal sole nell’unità di tempo (energia/tempo = potenza) raggiunge continuamente la superficie della terra è pari a quella prodotta da circa 100.000 centrali da 1000 MW ciascuna. La quantità di energia solare che raggiunge la terra in un’ora è pari al consumo energetico annuo mondiale. Dal sole si può ottenere calore ed elettricità e anche di evitare emissioni di CO2.  I pannelli fotovoltaici sono venduti con una garanzia del 80% delle prestazioni iniziali dopo 25 anni. Sono stati sviluppati come tecnologia aerospaziale (alimentazione satelliti) e per applicazioni di sicurezza (segnalazioni luminose), dove l'affidabilità rappresenta una priorità fondamentale.

Gianni Rinaudo

Gianni Rinaudo

Catterina Simonelli Il contratto di fiume

Lo stato del torrente Tiglione è definito “scadente” nella valutazione dell’A.R.P.A. regionale e pertanto i cittadini del coordinamento dei Comitati Valtiglione e Via Fulvia richiedono, come già avviato per il Belbo, l’attivazione del “Contratto di fiume” al fine di iniziare un’opera di risanamento, di recupero, di miglioramento dell’ecosistema acquatico  e per una migliore fruibilità del torrente anche attraverso strade in parte già esistenti e in parte facilmente realizzabili, recuperando edifici direttamente collegati all’uso delle acque come i vecchi mulini e i cascinali abbandonati per realizzare percorsi naturalistici e piccoli laboratori didattici e di turismo ecosostenibile. Il paesaggio agrario della parte destra della vallata, tra Montegrosso e Masio si presenta quasi intatto ed è già inserito negli itinerari storico paesaggistici VT4 e VT5.

Laurana Lajolo (sx) e Catterina Simonelli (dx)

Laurana Lajolo (sx) e Catterina Simonelli (dx)

Laurana Lajolo (sx) e Catterina Simonelli (dx)

Catterina Simonelli

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