Il paesaggio della Natività
Mauro Imbrenda
Presepe vivente - Parrocchia di San Martino ad Asti
Non esiste altro evento nell誕nno
che abbia modellato così profondamente le culture dei popoli e le civiltà
come la natività di Cristo. Si presenta a noi come un fatto storico,
nella mangiatoia prende corpo un弾sistenza annunciata dai profeti e nel presepe,
la rappresentazione più semplice e popolare, avviene l弾vocazione dell段ncarnazione
perché rende visibile l段ntreccio tra il disegno di Dio e la ricerca
dell置omo.
Il presepe sottopone al nostro sguardo un momento che ha cambiato la storia
e ci pone di fronte ad un paesaggio. Un paesaggio notturno così da rafforzare
l段dea del Dio portatore di luce nel mondo. Il bambino appena nato viene deposto
in una mangiatoia all段nterno di una grotta, una stalla: San Francesco, per
primo, vuole mostrare i disagi in cui si è trovato Gesù. Non siamo
di fronte ad un paesaggio desertico, non siamo a Betlemme ma a Greccio. A partire
da questo momento il paesaggio della natività diviene domestico, il nostro
bambino nasce in casa tra gli oggetti della nostra quotidianità, portiamo
uno spicchio di Betlemme nelle nostre case. Quanti meravigliosi sogni in quei
pochi centimetri della nostra Betlemme, sia da bambini che da adulti. Il paesaggio
dei nostri sogni, il luogo della nostra umanità, ma anche il luogo d段ncontro
tra terra e cielo.
Presepe vivente - Parrocchia di San Martino ad Asti
Il
presepe è il luogo dei sogni, il nostro paesaggio interiore, connubio
tra immaginazione e realtà. Ci piace pensare che Gesù sia nato
nelle nostre colline e i nostri presepi ricreano quei luoghi a noi cari, potremmo
immaginarci Gelindo tra le dune di sabbia? Betlemme è ad Asti per noi?
No è nel nostro cuore: in piazza San Martino, a Villanova, a Camerano,
ad Albugnano, a Vaglieranno, a Costigliole; lo ritroviamo laddove si organizzano
i nostri presepi viventi ma soprattutto nelle nostre case, nella nostra intimità,
nel nostro cuore. Ricostruiamo la nostra origine rappresentando la nascita del
nostro salvatore.Dal buio della notte veniamo illuminati, l段ncarnazione diventa
il vero sole capace di riscaldare l置manità e il cammino di ogni uomo.
Illumina il nostro paesaggio interiore e lo rappresentiamo portando la nostra
umanità nel presepe: il mercato, i mestieranti al lavoro, la chiesa,
la famiglia seduta al tavolo, il pastorello che non si accorge di nulla e dorme.
Gesù nasce tra noi, nelle nostre case, nella nostra città, nei
nostri paesi, tra la nostra semplicità: la partecipazione diviene corale
e si delineano meravigliose realtà e il cuore brulicante di tutto questo
è la grotta: luogo in primo piano, durante il nostro Natale, nel nostro
paesaggio di Betlemme interiore, che concretizziamo nei nostri presepi.
Fermiamoci un attimino
davanti a questi luoghi che ricreiamo, entriamo nel nostro presepe e sarà
una gradita sorpresa constatare che immaginazione e sensibilità daranno
volto ad un mistero e manifesteranno un luogo che abbiamo sempre conosciuto.
*****