Osservare dalle nuvole

Dario Rei - Docente di Politica sociale presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Torino.

"Nuvole" sullo straordinario paesaggio viticolo astigiano.  

“Nuvole” sullo straordinario paesaggio viticolo astigiano. 

 

         Dare l’opportunità di condurre esami critici, spassionati, intelligenti, di una trasformazione territoriale e delle sue implicazioni paesistiche, è una forma di autentico servizio civile. Cosi’ è stato per la discussione, promossa dall’ Osservatorio del Paesaggio, intorno alla proposta realizzazione a Valdeperno di un impianto sportivo golfistico (in territorio di Asti) e di un centro residenziale (in territorio di Settime). Ci si è chiesti, nella circostanza, come valutare gli interventi che compongono una trasformazione del genere: se separatamente, o nella loro connessione, o come un tutto indistinto. E quali criteri si devono impiegare per analizzare una trasformazione territoriale e paesistica di tale rilevanza.

Una tavola di criteri , pur semplice, rimanda ad almeno sei distinti parametri.

1) Se e quanto la trasformazione sia necessaria, inderogabile,imposta dalla risposta a bisogni da cui non si può prescindere: criterio della Necessità.

2) Se e quanto essa risponda a domande di benessere e di sviluppo qualitativo del territorio: criterio della Utilità sociale .

3) Se la trasformazione produca vantaggio rispetto ai rischi ed ai costi che la sostengono; a chi toccano i frutti economici, diretti e indiretti, nel breve e nel più lungo periodo ed in quali proporzioni: criterio del Vantaggio.

4) Se i cambiamenti nei luoghi sono belli e gradevoli alla percezione ed alla sensibilità estetica decentemente avvertita o si produce imbruttimento e peggioramento del paesaggio percepito; quale differenza intercorra fra lo stato dei luoghi preesistente e la situazione che risulterà dall’intervento (che oggi è possibile simulare con massima precisione). Unico che si fondi su  una variabile concreta e sensibile, definirei questo il criterio dell’ Occhio.

5) Se la trasformazione si conformi, nei suoi vari passaggi, alle procedure ed alle autorizzazioni necessarie, se rispetti anche formalmente le condizioni e le compatibilità (per es. di impatto): criterio della Legalità.

6) Se esistono svantaggi impliciti e taciti – di carattere economico sociale amministrativo - accollati a soggetti diffusi. Questo criterio (della Esternalità negativa) misura la differenza fra i benefici trattenuti dagli attori delle trasformazioni e le conseguenze non positive scaricate all’esterno sulla comunità sociale.

L’insieme dei sei criteri, prendendo le iniziali di ognuno, dà come sigla NUVOLE. L’osservazione-valutazione vive sulle nuvole, come Socrate nella famosa commedia di Aristofane. Dalle nuvole si guarda meglio il suolo e si giudica più liberamente ciò che su di esso accade.

E’ un fatto che molte discussioni si concentrano solo sulla liceità di una trasformazione, come se essa equivalesse al giudizio definitivo sulla sua desiderabilità. Ma la legalità è solo uno dei criteri,neppure il principale; per esperienza ben sappiamo che il brutto e il negativo possono disporre di perfette autorizzazioni. Compito degli osservatori - valutatori è domandarsi criticamente se e quanto un intervento sia necessario, utile, bello, giusto; se generi benefici, e non sia vettore di conseguenze negative. La valutazione è una risorsa della responsabilità.

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