Perché non si fa sorgere un quartiere residenziale di alta qualità?

Manifestazione pubblica, Asti, Domenica 29 febbraio 2004

Ingresso ad Asti da Corso Casale.

Ingresso ad Asti da Corso Casale

 Nella primavera del 2000 la città di Asti veniva privata di un'area verde di 30.000 mq nella quale vegetavano molteplici di piante ornamentali cresciute sull'area degli ex Vivai Quirico in località  Valgera, fra le quali vi erano varie specie di querce, cedri del libano, cedri deodora, pini argentati, olmi, alberi di giuda, varie specie di aceri etc. Se solo si fosse sfoltita tale vegetazione che in taluni casi aveva  raggiunto altezza dell'ordine di 15-20 m oggi la città potrebbe vantare  un parco che tutta la provincia ci invidierebbe!!

       Ora cosa ci rimane per salvaguardare tale area  che per la sua conformazione raccoglie ricche falde acquifere sia di superficie sia sotterranee, come lo dimostra la presenza di ruscellamenti spontanei e di un laghetto a valenza naturale ove di frequente vi stanziano colonie di germani reali e restituirla ai cittadini? Non certo costruendo dei capannoni produttivi sia artigianali sia industriali ove un'accidentale fuoriuscita di materiale inquinante andrebbe a rompere l'equilibrio biologico di un'area dalle dimensioni non quantificabili. Perché non si fa sorgere un quartiere residenziale di alta qualità con annesso un grande centro sportivo ed area verde al servizio dei cittadini, la quale grazie alla conformazione idrogeologica della zona si svilupperebbe in tempi brevi ed avrebbe bassi costi di gestione e manutenzione del verde?

Oscar Ferraris

Abitante facente del Comitato spontaneo Valgera-Pontesuero

 

 

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