L’importanza della  partecipazione popolare alle scelte sul paesaggio.

Sul Maione aspirazioni e dubbi

Marco Devecchi

Veduta della valletta in regione Maione, interessata dal progetto di realizzazione della nuova strada, che dovrebbe collegare la rotatoria in costruzione nei pressi del nuovo Istituto Andriano con il tratto della provinciale Castelnuovo-Gallareto compreso fra le gallerie Ranello e Margherita.

Veduta della valletta in regione Maione, interessata dal progetto di realizzazione della nuova strada, che dovrebbe collegare la rotatoria in costruzione nei pressi del nuovo Istituto Andriano con il tratto della provinciale Castelnuovo-Gallareto compreso fra le gallerie Ranello e Margherita.

     Si sta assistendo negli ultimi mesi ad un fiorire di iniziative di singoli o associazioni in difesa e valorizzazione del paesaggio astigiano. Realtà diverse segnalano un forte e crescente senso di appartenenza e un sincero amore per il territorio. Il paesaggio rappresenta sempre più un elemento che interessa l'insieme della popolazione, in quanto componente essenziale del contesto di vita quotidiano, espressione del comune patrimonio culturale e naturale della gente e fondamento della loro identità. Le preoccupazioni per una modifica dell’asse viario Buttigliera-Castelnuovo-Ranello hanno trovato espressione nell’incontro organizzato dall’Amministrazione provinciale di Asti lo scorso martedì 16 marzo e auspicato dall’Osservatorio del paesaggio  per il Monferrato e l’Astigiano, allo scopo di avviare procedure di partecipazione delle popolazioni alle scelte di governo del territorio. La precisa e puntuale disamina da parte dei cittadini presenti all’incontro dei punti dubbi o motivo di contrasto,  legati in particolare alla costruzione del nuovo tratto stradale in regione Maione nel Comune di Castelnuovo Don Bosco, ha rappresentato un interessante momento di approfondimento delle aspirazioni e sensibilità sui temi della conservazione del paesaggio locale. Accanto alle preoccupazioni di ordine economico per le attività commerciali presenti nell’abitato, è emerso con forza il timore che la strada in costruzione andrebbe ad alterare seriamente la fisionomia di una valletta ad elevata naturalità e di notevole pregio paesaggistico, finora non interessata da fenomeni di degrado ed occupata solo da campi, prati e boschi.

Veduta della valletta in regione Maione

       Tale lembo di territorio, contraddistinto da un’alternanza di alture e di fondivalle identifica e delinea, infatti, una sorta di paesaggio-vetrina per il Castelnovese, contrassegnato da una non comune valenza scenico-paesistica. L’esposizione da parte dei progettisti della Provincia di Asti dei criteri adottati per la definizione del tracciato della nuova arteria stradale, coadiuvati nel lavoro dal noto architetto paesaggista Lara Gianporcaro, ha messo in luce una attenzione, sino a pochi anni addietro non comune, ai temi dell’inserimento dell’opera viaria nel contesto naturale circostante. L’interessante e fruttuoso approccio metodologico adottato ha permesso di ribadire l’importanza delle azioni di prevenzione, che intendono evitare o ridurre il più possibile i danni ambientali derivanti dagli interventi sul paesaggio prima della loro manifestazione. A tal fine è stato proposto dal Presidente Roberto Marmo e dall’Assessore Claudio Musso un ulteriore momento di riflessione ed approfondimento prima dell’avvio dei lavori, al fine di coinvolgere nel dibattito la generalità della popolazione Castelnovese, anche quella favorevole all’iniziativa, affinché una decisione così importante per la comunità locale, possa essere assunta nella certezza di una piena condivisione dell’opera.

Veduta della valletta in regione Maione

      Tale auspicio è stato fatto proprio anche dal Sindaco di Castelnuovo  Don Bosco e Presidente della Comunità collinare Alto Astigiano, Giorgio Musso, che ha proposto di estendere la riflessione alle future linee di sviluppo economiche del territorio, sempre nell’ottica di una attenta tutela delle peculiarità ambientali, con lungimiranza ribadite nel Piano Territoriale dalla Provincia di Asti che, sulla base di una rigorosa analisi scientifica multidisciplinare del territorio, ha individuato nella zona dell’Alto Astigiano, una delle aree di prioritario interesse paesistico e naturalistico.

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