I boschi dell’Astigiano: una preziosa risorsa da salvaguardare e valorizzare.
Marco Devecchi
Quercia monumentale presente nei boschi dell'Astigiano.
Il Monferrato è un territorio che possiede boschi di estensione relativamente contenuta, se comparata con altre province piemontesi (il minimo lo si è registrato nell'ultimo dopoguerra), a causa degli estesi dissodamenti che furono effettuati durante i secoli passati con lo scopo di estendere le colture, soprattutto la vite, sui pendii, e le colture erbacee nelle valli. Le superfici boscate si concentrano nel nord-ovest dell’Astigiano e in direzione delle colline del Po, oltre che nel settore sud-ovest, verso il Roero. La specie più diffusa nei boschi monferrini è la Robinia (Robinia pseudoacacia L.) che, dopo i primi impianti (ne sono stati ancora effettuati dopo l'ultima guerra a seguito dell'abbandono delle pratiche agricole), è andata espandendosi nei terreni abbandonati più freschi; ciò è avvenuto pure nei boschi, a spese del ceduo di castagno, (Castanea sativa Mill.) grazie al suo più rapido sviluppo e ai suoi mezzi vegetativi di diffusione, favorita in ciò da tagli eccessivi. Nei suoli acidi del nord dell'Astigiano, dopo l'abbandono delle vigne ben esposte la prima fase di colonizzazione è data normalmente da fitti arbusteti costituiti frequentemente dal prugnolo (Prunus spinosa L). In questi ultimi 30-40 anni si è assistito ad una ripresa del dinamismo della vegetazione naturale a seguito del parziale abbandono delle colture, da cui è derivata una graduale riespansione delle aree a bosco a spese dei terreni agrari, sia per disseminazione naturale sia per effetto di impianti artificiali. Fenomeni consistenti di abbandono delle attività agricole hanno interessato soprattutto le parti più scomode ed elevate delle colline e le aree meno favorevoli alla coltura della vite per esposizione o tipo di suolo. Nell'area nord-astigiana, sebbene la superficie boschiva presenti attualmente un’estensione decisamente apprezzabile, la qualità (sotto il profilo naturalistico) del patrimonio forestale è purtroppo in molti casi andata incontro ad un preoccupante e costante scadimento. Il progressivo degrado dei boschi è stato in molti casi causato da tagli eccessivi e drastici che hanno eroso le associazioni forestali naturali di pregio (costituite da specie arboree autoctone, quali querce, carpini, aceri, castagni, ontani, ciliegi, tigli, ornielli, sorbi, pioppi bianchi, pioppi tremoli, salici bianchi, etc.). I querco-carpineti, i castagneti e in genere le residue fustaie miste di latifoglie autoctone, sono spesso andati in contro a fenomeni di impoverimento floristico e di inquinamento da robinia, che li hanno trasformati, da cenosi forestali "nobili", in formazioni degradate, biologicamente povere e del tutto banali sul piano naturalistico. In questo quadro non certo rassicurante appare di cruciale importanza lo sforzo di salvaguardare la quota ancora esistente di bosco pregiato e favorire il recupero delle situazioni purtroppo degradate. In quest’ottica si colloca la pregevole iniziativa assunta dall’Associazione “Quattro passi a nord-ovest”, dall’”Ente gestione parchi e riserve naturali astigiani”, dall’”Osservatorio del paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano”, dall’”Unione dei Comuni – Comunità Collinare Val Rilate” ed dai Comuni di Camerano Casasco, Cinaglio e Settime, volta a promuovere un concorso per la conservazione e valorizzazione dei boschi collinari situati nel territorio dei 13 comuni che costituiscono la Comunità Collinare Val Rilate, nelle aree di pertinenza della Riserva naturale speciale “Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande” e nei territori delle frazioni del Comune di Asti di Mombarone, Serravalle, Sessant, Via Tosto, Valmanera, Montegrosso e Casabianca.
Al concorso possono partecipare tutti i conduttori di aree boschive dei comuni suddetti in possesso di una superficie boschiva di estensione minima pari a una giornata piemontese. Ai primi quattro conduttori selezionati dalla Commissione giudicatrice verrà assegnato un premio di 500,00 Euro. La scadenza di presentazione delle domande è il 31 dicembre 2004. Ulteriori informazioni sul bando sono disponibili sul sito: www.osservatoriodelpaesaggio.org
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