C O N V E G N O  I N T E R N A Z I O N A L E

"Il Paesaggio: la forma della cultura"

Asti - 22 e 23 maggio 2004 - Teatro Alfieri 

Tavola rotonda conclusiva - Seconda giornata dei lavori del convegno

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

Aureliano Galeazzo

(Sindaco del Comune di Alice bel Colle)

Relazione su: Alice Belcolle : il paesaggio nell’esperienza amministrativa di un piccolo comune

(Tutte le foto a corredo del presente scritto sono dell'Autore)

 

       Il paesaggio è quell’aspetto del territorio percepibile da chi su quel territorio vive ed è caratterizzato da una serie di fattori di carattere naturale e di intervento umano.Quello delle colline vitate del Monferrato è un esempio estremamente significativo di questa definizione, infatti, è stato modellato dall’uomo, dalla sua attività economica, dalla sua cultura, insomma dalla sua civiltà, e,a sua volta, ha condizionato la civiltà, lo sviluppo dell’attività economica e la condiziona tuttora.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

Basti pensare all’impatto sul piano dell’inserimento umano e culturale che ha avuto l’utilizzo del bue, che ha fatto si che ci fosse uno stanziamento sparso sul territorio ed è per questo che in molti dei nostri paesi metà della popolazione abita in cascine, nelle case sparse; basti pensare all’impatto visivo e strutturale che ha avuto l’utilizzo del canneto e del salice in viticoltura. E il paesaggio è anche e soprattutto elemento base della qualità della vita e dell’attività economica di un territorio. Ecco perché è sicuramente un bene da tutelare e qui entriamo nel cuore dell’argomento: che cosa significa tutela. Può voler significare salvaguardia, conservazione, cioè è una fotografia dello status quo, ma può anche significare un governo delle trasformazioni necessarie per armonizzarne il suo  l’utilizzo con le attività economiche ivi esercitate ed il loro sviluppo.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

      Riteniamo che il paesaggio della viticoltura collinare, coì come ci è stato trasmesso dai nostri padri, sia il frutto di un sapiente governo. Le generazioni di contadini che ci hanno preceduto, hanno sapientemente governato quest’equilibrio tra natura ed attività umana. Quale sarà allora il futuro del nostro paesaggio?

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

Dovremo metterlo sotto vetro? O dovremo gestire e governare le sue trasformazioni? E in quest’ultimo caso, quali politiche agricole, strutturali, di pianificazione, di urbanismo, quali politiche sociali, economiche dovremmo adottare? Quali valori aggiunti del territorio sapremo recuperare attraverso il turismo e l’enogastronomia? Valori aggiunti che sono proprio necessari per coprire quei maggiori costi che spesso le caratteristiche che fanno la tipicità del  nostro paesaggio inducono; per mantenere la competitività delle nostre uve, dei nostri vini?

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

      Sono temi questi che sicuramente riguardano le Istituzioni ed in primo luogo le Istituzioni locali, Comuni e Province, proprio per la loro vocazione di territorialità. L’elaborazione di una serie di normative che vanno dalle norme di Polizia Rurale alle norme dei PRGC ecc..ecc… non può essere infatti il frutto di scelte, magari anche oculate, calate dall’alto.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

L’esperienze maturate al riguardo in Friuli o in Toscana (zona del Chianti) ci insegnano l’importanza di scelte elaborate, comprese e condivise da chi sul territorio vive ed opera. Creare ed applicare con intelligenza regole per il governo, per la gestione del paesaggio non è però, facile, tanto più se si hanno presenti le strutture tecniche e i mezzi finanziari di cui dispongono i nostri piccoli  Comuni.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

       La nostra modesta esperienza a riguardo ci ha fatto individuare tre punti di criticità:

- il ruolo dei tecnici progettisti;

- l’educazione dei cittadini ed il loro coinvolgimento( necessità di messaggi comprensibili)

- gli incentivi (messaggio questo facilmente comprensibile).

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

        Le nostre colline vitate,infatti, formano un comprensorio produttivo con alto valore economico a comporre il quale ha concorso e concorre  tuttora in larga misura il paesaggio con le sue qualità percettive ed estetiche.Il disegno regolare dei filari cui si alternano macchie,fossati,canneti,cascinali e borghi è parte integrante dell’offerta eno-gastronomica del nostro territorio.  In questo contesto però,proprio in conseguenza spesso dello sviluppo indotto anche dal paesaggio,c’è espansione delle attività produttive,che comporta costruzione di edifici industriali e non che rischiano quasi sempre di non armonizzarsi col contesto stesso che ha contribuito a crearne la necessità.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

Di fronte a questa situazione gli amministratori locali(non dimentichiamo che si parla di Comuni spesso molto piccoli) magari cominciano a maturare una certa consapevolezza che però si scontra,da un lato, con il timore(ricorrente in tempi elettorali)di scelte impopolari,dall’altro con l’assenza di regole,ma soprattutto ,a mio parere,con l’isolamento in cui si trovano mancando attualmente un coordinamento al riguardo.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

        Non si tratta ,credo,di immaginare cosa fare per “limitare i danni”o contenerli facendo applicare qualche regola sulle altezze ,sui colori o sui materiali da impiegare,come al massimo quasi tutti  i nostri PRGC ci permettono (ancor quando manteniamo le commissioni edilizie che la legge nazionale rende facoltative).

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

       Si tratta piuttosto di creare regole condivise  per “ progettare un paesaggio”  E per far questo ritengo indispensabile quindi che momenti cosi importanti come questo di studio e di elaborazione siano premessa di un progetto per iniziative di consulenza, di informazione  e formazione per gli enti locali con programmi articolati, pratici ed aderenti alle singole realtà. E’ necessario quindi che l’Osservatorio diventi una rete articolata sul territorio.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

      Ad esempio ad Alice Bel Colle che, come indica il nome è un magnifico osservatorio sul paesaggio collinare monferrino, abbiamo promosso un iniziativa in tal senso già dall’ottobre 2002 che si è articolata in due momenti,uno politico-amministrativo,uno tecnico.Ad Alice sta sorgendo anche “il presidio del territorio,” una scuola dove il sapere legato al territorio, si conservi e si trasmetta alle nuove generazioni e alle etnie che si inseriscono nella nostra società.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

        Il “presidio o scuola del territorio” di Alice è la dimensione cellulare di un sistema auspicato di luoghi in cui si possa leggere,documentare,discutere,confrontare,elaborare e comunicare tutto quanto è territorio:

- la storia delle genti

- la memoria dei viventi

- l’evoluzione del paesaggio

- la dinamica del lavoro umano

- i problemi delle migrazioni

- il confronto fra le diverse culture

- l’urbanistica e l’architettura dei paesi

- la civiltà della vite e del vino

- la manualità del contadino e dell’artigiano,

….. e quanto ciascuna esperienza vissuta a livello locale possa essere significativa e trasmissibile per una corretta gestione del territorio e della collettività che vi risiede.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

      Ad Alice Belcolle,inoltre,la “scuola del territorio”,oltre ad interfacciarsi sulla piazza col municipio e la chiesa e alcune strutture di servizio per l’accoglienza turistica,è posta in fregio al belvedere ricavato dal tumulo residuale del castello.Alice ha fatto della risorsa del paesaggio uno dei temi di riflessione principale per la definizione dei futuri sviluppi comunali:un paese fondamentalmente dedito alla viticoltura non può non considerare come problematica fondamentale la tutela e la valorizzazione  dei suoi vigneti,soprattutto in una dimensione così spettacolare come appare ad Alice:un osservatorio naturalistico dell’intero territorio denominato Alto Monferrato.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

Di conseguenza anche la funzione “Osservatorio paesaggistico”entra a far parte delle mansioni culturali e didattiche della Scuola del territorio,come specifica competenza nel rapporto economia-ambiente.

Veduta del paesaggio di Alice bel colle

         Noi saremo lieti di mettere questo centro a disposizione di tale progetto per farne uno dei centri di sperimentazione sul campo e fra la gente.

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