Quale futuro per il paesaggio astigiano?
Marco Devecchi - Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano
I lineamenti più tipici del paesaggio agrario dell'Astigiano e del Monferrato sono spesso messi in forse da uno sviluppo economico, tendente ad una grigia omologazione dei criteri costruttivi e degli usi del territorio. A fronte di una secolare organizzazione degli coltivi nelle aree collinari secondo canoni peculiari, frutto di un attento ed accurato lavoro dell'uomo, si assiste ad inserimenti di strutture in netto contrasto con il contesto storico e di forte impatto paesaggistico. Suscitano grande preoccupazione in particolare i capannoni ad uso commerciale, industriale ed agricolo, così come le nuove infrastrutture, quali linee elettriche, ripetitori per la telefonia mobile e nuovi assi stradali. La grande viabilità, pur fondamentale per la crescita del territorio, appare in grado di portare serie ed irreversibili trasformazioni, sia nella realizzazione dei nuovi tracciati, sia nello sbancamento dei rilievi collinari per l'ottenimento di tratti in rilevato. Appare, quindi, di fondamentale importanza la ricerca di uno sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, le attività economiche e l'ambiente, nella consapevolezza che il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale e rappresenta una risorsa favorevole alle attività produttive. La qualità del paesaggio costituirà sempre più nel futuro un elemento essenziale per il successo delle iniziative economiche e sociali, siano esse private, che pubbliche, contribuendo, se adeguatamente, salvaguardato, gestito e pianificato alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il paesaggio deve, pertanto, diventare un tema politico di interesse generale, poiché contribuisce in modo molto rilevante al benessere collettivo e deve essere necessariamente trattato in modo democratico, soprattutto a livello locale e regionale [Convenzione europea del Paesaggio].
L'Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano, avvertendo l'urgenza di un approfondimento delle tematiche in oggetto, nell'ottica di una effettiva salvaguardia ed una attiva azione di tutela e valorizzazione del paesaggio astigiano, organizza una Giornata di studio, sabato 8 novembre 2003, ore 15.00, presso l'Associazione culturale "Diavolo rosso", Piazza San Martino, 4 ad Asti su "Al diavolo … le colline! Quale futuro per il paesaggio astigiano?".
Il Programma della Giornata di studio prevede lo Studio teatrale di Lorenza Zambon (Cooperativa teatrale "La casa degli Alfieri") su "Al diavolo … le colline!", a cui seguirà una Tavola rotonda moderata dalla giornalista Laura Nosenzo.
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