Relazione presentata al

Convegno a ricordo del Prof Italo Currado

Asti, sabato, 22 luglio 2006

Salone della Società Mutuo Soccorso “Fratellanza Militari in Congedo”, Via Bonzanigo 46, h 9,00-13,00

Prof. Massimo Olmi - Dipartimento di Protezione delle piante, Università degli Studi della Tuscia, Viterbo

Prof. Massimo Olmi

Dipartimento di Protezione delle piante, Università degli Studi della Tuscia, Viterbo

 

Italo Currado è stato fra il 1972 ed il 1983 uno dei più grandi specialisti del mondo di Imenotteri Driinidi. Per coloro che non sono entomologi vale la pena di chiarire che si tratta di un gruppo di insetti parassitoidi di Cicaline, queste ultime annoverate fra gli organismi più dannosi per le piante coltivate.

       Con l’idea di studiare la possibilità di realizzare progetti di lotta biologica contro le Cicaline utilizzando i Driinidi, io e Lillo abbiamo iniziato insieme a studiare questa famiglia, partendo praticamente da zero, dal momento che in quel momento l’unica opera di un certo peso esistente, ma purtroppo superata, era quella dell’abate Jean-Jacques Kieffer pubblicata nel lontano 1914.

     I lavori sui Driinidi che Italo Currado pubblicò, da solo o come coautore insieme allo scrivente furono 18.

    La realizzazione di questi lavori fu resa possibile da numerose escursioni in campo al fine di reperire il materiale di studio. A tal fine, io e Lillo facemmo ricerche in numerose località del Piemonte, fra cui soprattutto la valle di Susa, quella dell’Orco, le risaie vercellesi e naturalmente i dintorni di Asti, con particolare attenzione per le campagne circostanti Portacomaro, dove Lillo aveva una proprietà, e Sanico. Memorabile fu anche l’escursione compiuta all’Isola del Giglio alla ricerca dei Driinidi che ai primi del 1900 il Marchese Doria aveva raccolto ed affidato in studio all’abate Jean-Jacques Kieffer, che sulla base di quel materiale descrisse le prime specie italiane di questa famiglia.

     Per esaminare gli esemplari conservati nel Museo di Storia Naturale di Washington, Lillo effettuò anche un proficuo soggiorno di tre mesi, da aprile a giugno 1978, nella capitale americana, dove ebbe modo di lavorare al fianco di uno dei più grandi studiosi americani di Imenotteri, il Dr. Arnold Menke. Numerose furono anche le sue visite ai Musei di Storia Naturale di Parigi e Genova, per studiare le ricche collezioni di Driinidi colà esistenti.

     Fra i risultati di maggio rilievo ottenuti va segnalata la descrizione nel 1976 del nuovo genere spagnolo Acrodontochelys, con una nuova specie, bouceki, dedicata al Dr. Zdenek Boucek. Con questo amico e collega cecoslovacco (a quell’epoca la Repubblica Ceca e la Slovacchia erano ancora unite) avevamo condiviso in precedenza molti felici momenti, in un momento per lui molto critico, dovuto alla sua fuga dalla Cecoslovacchia che era stata appena invasa dalle truppe sovietiche. In quella circostanza Lillo manifestò ancora una volta tutto il suo buon cuore aiutando come poteva l’amico e cercando di alleviargli le difficoltà legate alla sua precaria permanenza a Torino come sfollato. Questo aspetto del carattere di Lillo fu manifestato in seguito e prima in molte altre occasioni. Ricordo per esempio l’aiuto prestato, anche tramite me, ad un amico romeno in difficoltà, il Dr. Manescu, anche lui fuggito dal suo paese natale, soprattutto grazie all’aiuto di Lillo e dei suoi famigliari.

       Lillo era molto legato alla sua famiglia. Volle così ricordare la propria cognata Giovanna Mazzarolli, morta tragicamente, dedicandole nel 1975 una nuova specie di Driinidi scoperta nei dintorni di Sanico di Alfiano Natta, Agonatopoides johannae. Alla moglie Augusta aveva già dedicato un anno prima una seconda nuova specie di Driinidi, Pseudogonatopus augustae, raccolta vicino a Portacomaro.

       Io stesso dedicai nel 1984 a Lillo una bellissima nuova specie australiana di Driinidi, Anteon curradoi.

      Nella seconda metà degli anni ‘80 ci fu l’incontro di Lillo con lo scoiattolo grigio nordamericano. Credo che sia stato un travolgente amore a prima vista, perché abbandonò quasi completamente i Driinidi per dedicarsi a questo nuovo soggetto di studi, che gli regalò molte soddisfazioni, ma anche tante amarezze.


Pubblicazioni sui Driinidi di Italo Currado

1.        Currado I., Olmi M., 1972. Dryinidae italiani: conoscenze attuali e nuovi reperti (Hymenoptera, Bethyloidea). Boll.Mus.Zool.Univ.Torino, 7: 137-176.

2.        Currado I., Olmi M., 1974. Le specie italiane dei generi Donisthorpina Richards 1939 e Haplogonatopus Perkins 1905 (Hymenoptera, Dryinidae). Boll.Mus.Zool.Univ.Torino, 6: 39-44.

3.        Currado I., Olmi M., 1974. Studi sugli Pseudogonatopus europei, con descrizione di tre nuove specie Hymenoptera, Dryinidae). Redia, LV: 221-239.

4.        Olmi M., Currado I., 1974. Studi sui Gonatopodini con particolare riguardo a quelli conservati nel Museo Civico di Storia Naturale di Genova (Hymenoptera, Dryinidae). Ann.Mus.Civ.St.Nat.Genova, LXXX: 173-216.

5.        Currado I., Olmi M., 1975. Un nuovo gonatopodino italiano: Agonatopoides johannae sp.n. (Hymenoptera, Dryinidae). Boll.Mus.Civ.St.Nat.Venezia, XXVII: 27-38.

6.        Olmi M., Currado I., 1975. Su alcuni tipi di Dryinidae di Ljiungh, Snellen van Vollenhoven e Klug (Hymenoptera, Bethyloidea). Boll.Mus.Civ.St.Nat.Venezia, XXVII: 47-66.

7.        Currado I., 1976. Nuovo genere e nuova specie di Gonatopodinae della Spagna: Acrodontochelys bouceki (Hymenoptera, Dryinidae). Boll.Mus.Zool.Univ.Torino, 2: 13-26.

8.        Olmi M., Currado I., 1976. Su alcuni tipi di Kieffer conservati nel Museo di Storia Naturale di Vienna (Hymenoptera Dryinidae). Boll.Soc.Ent.It., 108(3-4): 72-77.

9.        Currado I., Olmi M., 1976. Una specie di Gonatopodinae nuova per l’Italia: Plectrogonatopus richardsi Móczár 1965 (Hymenoptera Dryinidae). Doriana, V(224): 1-5.

10.     Olmi M., Currado I., 1976. Gonatopodinae extraeuropei conservati nel Museo Civico di Storia Naturale di Genova. (Hymenoptera Dryinidae). Ann.Mus.Civ.St.Nat.Genova, LXXXI: 165-194.

11.     Olmi M., Currado I., 1977. On the identity of Gonatopus pedestris Dalman (Hymenoptera: Dryinidae). Ent.Scand., 8: 76-78.

12.     Currado I., Olmi M., 1977. Descrizione di Haplogonatopus pacei sp.n. d’Italia (Hymenoptera Dryinidae). Boll.Mus.Civ.St.Nat.Verona, IV: 317-320.

13.     Olmi M., Currado I., 1979. Revisione del genere Haplogonatopus R.C.L. Perkins (Hymenoptera Dryinidae). Ann.Fac.Sc.Agr.Univ.Torino, XI: 37-44.

14.     Currado I., Olmi M., 1979. On the identity of some Indian Dryinid parasites of rice leaf-hoppers (Hymenoptera Dryinidae). Il Riso, XXVIII(2): 179-181.

15.     Currado I., Olmi M., 1979. Descrizione del maschio di Mesodryinus niger (Kieffer) e note sulle specie correlate (Hymenoptera Dryinidae). Doriana, V(234): 1-6.

16.     Olmi M., Currado I., 1979. Anteoninae conservati nel Museo Civico di Storia Naturale di Genova (Hymenoptera Dryinidae). Ann.Mus.Civ.St.Nat.Genova, LXXXII: 340-349.

17.     Currado I., 1983. Osservazioni su Anteon flavicorne (Dalman) (Hymenoptera Dryinidae). Atti XIII Cong.Naz.It.Ent., Sestriere-Torino, 27 giugno-1 luglio 1983: 127-130.

18.  Currado I., Olmi M., 1983. Primo reperto di Driinide fossile in ambra della Repubblica Dominicana (Hymenoptera, Dryinidae). Boll.Mus.Reg.Sc.Nat.Torino, 1(2): 329-334.

 

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