Relazione presentata al
Convegno a ricordo del Prof Italo Currado
Asti, sabato, 22 luglio 2006
Salone della Società Mutuo Soccorso “Fratellanza
Militari in Congedo”, Via Bonzanigo 46, h 9,00-13,00
Dott. Marco Devecchi
Presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano
Un caro amico ci ha lasciato. Porto con me il ricordo della Sua vivace ed accattivante dialettica, fin da quando, come studente, frequentavo la Facoltà e, poi, come tesista, l’Istituto di Entomologia agraria ed apicoltura. Con eguale piacere ricordo il Suo forte interesse per il paesaggio dell’Astigiano, visto in una prospettiva temporale quanto mai ampia, grazie alla Sua sorprendente passione per la storia locale e libri antichi.
Un primo fruttuoso incontro con l’amico Currado – così mi sento con stima ed affetto di ricordarlo – lo ebbi in occasione dello studio sui giardini storici dell’Astigiano. La Sua profonda conoscenza delle dimore storiche locali mi condusse alla scoperta di molti giardini di pregio che arricchirono il volume che andammo a scrivere. Mi segnalò, in particolare, la Tenuta Valdeperno che ignoravo. Me la descrisse come un gioiello dell’Astigiano con i suoi platani e gelsi centenari, con il vetusto Ginkgo biloba e gli straordinari cipressi calvi, pressoché una rarità assoluta per l’Astigiano. Il suo suggerimento si dimostrò tanto valido da meritare a Valdeperno la copertina stessa del volume. Il capitolo del libro da Lui curato riguardante “Considerazioni su insetti ed altri animali nocivi a parchi e giardini” si connotò come una formidabile miniera di interessanti e preziose informazioni sulla cultura e società piemontese dal Settecento in poi con rimandi non solo ai temi strettamente entomologici, ma anche a quelli delle tecniche di cura e gestione del verde. Tra le numerosissime citazioni presenti nella nota e tratte da una corposa documentazione archivistica, da Lui raccolta con encomiabile pazienza e grande passione, merita indubbiamente ricordare l’importante riferimento alla Regia legge del 1789, pubblicata nel “Manifesto sanatorio – portante varie provvidenze per preservare le piante, arbusti ed alberi d’ogni sorta, dai gravissimi danni che ne derivano dai bruchi denominati volgarmente “gatte”. Il grande interesse del documento ritrovato e pubblicato dallo studioso Currado, derivò dal fatto che la legge, in oggetto, sarebbe la prima al mondo ad aver imposto una lotta insetticida obbligatoria nell’interesse collettivo con un tratto di sorprendente attualità, se riferito alle recenti problematiche fitosanitarie in campo viticolo.
Un secondo ed altrettanto prezioso momento di collaborazione si profilò con la costituzione dell’Osservatorio del paesaggio, di cui Italo Currado fu Socio fondatore ed attivissimo sostenitore. Tutti ricordiamo con affetto le Sue accalorate sollecitazioni ad operare per fermare l’abbrutimento del territorio astigiano da insensate e miopi azioni meramente speculative. Grazie alla Sua generosa disponibilità organizzammo diversi incontri ed in particolare un seminario di studio nell’ambito dei “Venerdì dell’Osservatorio” sull’accattivante tema “Ma chi sono questi extracomunitari? Riflessioni entomologiche e zoologiche”, che permise di meglio comprendere le influenze sull’ambiente e, conseguentemente, sul paesaggio astigiano dell’introduzione di nuove specie di animali e piante nel nostro Paese.
Con il ricordo alla grande passione di Italo Currado per la storia, la natura e il paesaggio Astigiano, noi tutti, come associazione, continueremo a portare avanti un’attività di studio e di ricerca di nuovi ed efficaci strumenti per la salvaguardia dell’eccezionale patrimonio di bellezze ambientali e culturali ancora diffusamente presenti.
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